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Dal Credito Cooperativo
05/01/2023
Scomparsa di Papa Benedetto XVI. Cordoglio e omaggio del Credito Cooperativo

Il Credito Cooperativo italiano ricorda con emozione le parole che Papa Benedetto XVI ha dedicato alla finanza mutualistica nell’Enciclica Caritas in Veritate del giugno 2009 e nel Discorso alla Delegazione di Confcooperative e di Federcasse ricevuta in udienza il 10 dicembre del 2011.

Nella Caritas in Veritate (par. 65) Benedetto XVI ha scritto: “Bisogna, poi, che la finanza in quanto tale, nelle necessariamente rinnovate strutture e modalità di funzionamento dopo il suo cattivo utilizzo che ha danneggiato l’economia reale, ritorni ad essere uno strumento finalizzato alla miglior produzione di ricchezza ed allo sviluppo. Tutta l’economia e tutta la finanza, non solo alcuni loro segmenti, devono, in quanto strumenti, essere utilizzati in modo etico così da creare le condizioni adeguate per lo sviluppo dell’uomo e dei popoli. È certamente utile, e in talune circostanze indispensabile, dar vita a iniziative finanziarie nelle quali la dimensione umanitaria sia dominante. Ciò, però, non deve far dimenticare che l’intero sistema finanziario deve essere finalizzato al sostegno di un vero sviluppo. Soprattutto, bisogna che l’intento di fare del bene non venga contrapposto a quello dell’effettiva capacità di produrre dei beni. Gli operatori della finanza devono riscoprire il fondamento propriamente etico della loro attività per non abusare di quegli strumenti sofisticati che possono servire per tradire i risparmiatori. Retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti. Se l’amore è intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza, come indicano, in maniera significativa, molte esperienze nel campo della cooperazione di credito”.

La finanza come strumento. La finalizzazione di tutta la finanza allo sviluppo, non di un suo segmento dedicato. La possibilità e la necessità di comporre il fare bene e il produrre beni, ovvero efficienza e solidarietà, criticando alla base la “logica dei due tempi” (prima il profitto, poi – eventualmente – la solidarietà). E, soprattutto, il riconoscimento dell’esperienza del Credito Cooperativo come realtà di “amore intelligente” capace di unire giusta convenienza e retta intenzione. Un riconoscimento che rappresenta – e deve continuare a rappresentare – per il Credito Cooperativo italiano un costante riferimento, una precisa responsabilità nella coerenza e uno stimolo ad operare ogni giorno nella ricerca di come realizzare quell’ “amore intelligente”.

Papa Benedetto XVI riprese questi temi nel Discorso alla Delegazione di Confcooperative e delle Banche di Credito Cooperativo nel dicembre del 2011. In quella occasione il Papa sottolineò le origini dell’impegno delle cooperative, stimolandole a continuare a rappresentare un segno importante nell’economia. “Le vostre benemerite istituzioni – disse Papa Benedetto– sono presenti da molto tempo nel tessuto sociale italiano e rimangono pienamente attuali; esse portano in sé ideali evangelici e una vitalità che le rendono ancora oggi capaci di offrire un valido contributo all’intera comunità, sia dal punto di vista sociale, sia nel campo dell’evangelizzazione. In una stagione di grandi cambiamenti, di persistente precarietà economica, di difficoltà nel mondo del lavoro, la Chiesa sente di dover annunciare con nuovo vigore il Messaggio di Cristo, con la forza di umanizzazione e la carica di speranza per il futuro che contiene. E voi, cari amici, dovete essere consapevoli che le cooperative cattoliche hanno un ruolo importante da svolgere in questo campo. Vorrei richiamare molto brevemente alcuni elementi dove la vostra azione è preziosa. Anzitutto siete chiamati ad offrire il vostro contributo, con la specifica professionalità ed il tenace impegno, affinché l’economia e il mercato non siano mai disgiunti dalla solidarietà. Inoltre, siete chiamati a promuovere la cultura della vita e della famiglia e a favorire la formazione di nuove famiglie che possano contare su un lavoro dignitoso e rispettoso del creato che Dio ha affidato alla nostra cura responsabile. Sappiate valorizzare sempre l’uomo nella sua interezza, al di là di ogni differenza di razza, di lingua o di credo religioso, prestando attenzione ai suoi reali bisogni, ma anche alla sua capacità di iniziativa”.

Nella giornata di mercoledì 4 gennaio 2023, il Presidente e il Direttore Generale di Federcasse, Augusto dell’Erba e Sergio Gatti – in rappresentanza del Credito Cooperativo italiano – hanno reso omaggio in Vaticano al corpo di Papa Benedetto XVI, scomparso lo scorso 31 dicembre.

Fonte newsletter Federcasse

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