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07/04/2021
Il “Dopo di noi” accende i riflettori sull’assistenza ai disabili
Acceso un faro sulle Legge del "Dopo di noi"

Il tema del “Dopo di noi” è tornato all’attenzione delle cronache a seguito della lettera che il presidente della Regione Lazio ha scritto di recente al quotidiano Il Messaggero. 

Progetti a parte, il gesto ha puntato nuovamente i riflettori su un argomento che rischia di passare inosservato e che, come molti altri, richiederebbe invece una cura in più per il bene dei molti cittadini interessati e per i tanti sforzi che associazioni e organizzazioni non profit dedicano ogni giorno al benessere dei meno fortunati. 

“Dopo di noi” è un termine utilizzato dai genitori e dai familiari di persone con disabilità per indicare il periodo che seguirà alla loro dipartita in cui i congiunti con gravi disabilità si troveranno privi di assistenza. È una locuzione che cela una domanda angosciante e che, per fortuna, ha trovato una risposta nella omonima legge approvata dallo Stato il 16 giugno 2016. 

La Legge del “Dopo di Noi”, varata anche per recepire quanto stabilito dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, è il DDL “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare” (qui il testo completo). 

L’obiettivo generale che si pone è creare gli strumenti necessari per assicurare alle persone con gravi disabilità di avere un futuro il più possibile sereno garantendo condizioni di vita dignitose e assistenza adeguata, a domicilio o in strutture attrezzate e con personale formato.

Grazie anche al Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave, istituito dalla Legge, sono previsti contributi economici per il supporto alla domiciliarità, per gli interventi per la permanenza a lungo temine in strutture extra residenziali o permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza. Contributi anche per lo sviluppo di programmi di accrescimento della consapevolezza e di sviluppo di competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia.

Favorite anche le azioni che creano forme di mutuo aiuto tra le persone con disabilità e, ovviamente, tutte le iniziative alle quali possono compartecipare Regioni, enti locali, enti del Terzo settore e tutti i soggetti privati che hanno esperienza nel settore dell’assistenza alle persone con disabilità, oltre che le associazioni delle famiglie.  

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