| ||
Una norma del decreto Cura Italia dispone che per le donazioni effettuate dalle persone fisiche sussistono detrazioni fiscali, mentre per quelle fatte dalle imprese è prevista una deduzione su Ires e Irap.
Le donazioni contemplate nella fattispecie sono quelle che hanno come finalità il sostegno agli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria.
La decurtazione stabilita per le donazioni effettuate da persone fisiche e dagli enti non commerciali consiste nella detrazione dall’imposta lorda sul reddito pari al 30% per le erogazioni liberali, in denaro o in natura, effettuate nel 2020.
Il tetto per la detrazione è fissato a 30 mila euro e, conseguentemente, la donazione massima per poter usufruire dell’incentivo fiscale è pari a 100 mila euro.
Le erogazioni liberali, inoltre, dovranno essere fatte a favore dei seguenti soggetti: Stato, Regioni, Enti locali territoriali, Enti o istituzioni pubbliche, Fondazioni e Associazioni non profit legalmente riconosciute.
Per le imprese che, nel corso del 2020, vorranno fare donazioni per sostenere le misure di contrasto all’emergenza coronavirus, viene stabilito che le erogazioni di denaro sono totalmente deducibili dal reddito d’impresa (Ires). Nel caso delle imprese non vi è limite all’importo deducibile e, ai fini Irap, le donazioni sono deducibili nell’esercizio in cui avviene il versamento.
Le erogazioni per poter usufruire dell’agevolazione devono essere effettuate tramite fondazioni, associazioni, comitati o enti.
Per maggiori dettagli si rimanda all'art. 66 del Decreto Legge "Cura Italia" (D.L. 17 marzo 2020, n. 18) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020, “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.