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Da oggi è possibile compensare le emissioni di carbonio in Italia sostenendo la rinascita dell’olivicoltura nel Salento. Nasce con Olivami ETS una nuova opportunità per tutelare la biodiversità con la compensazione delle emissioni inquinanti.
Impegnata nella riforestazione partecipata del Salento colpito dalla Xylella, l’associazione Olivami ha infatti ottenuto la certificazione ufficiale dei propri crediti di carbonio da parte di Climate Standard, secondo i criteri della norma internazionale ISO 14064-2.
Gli uliveti curati sono in grado di assorbire più CO2 di quanta ne emettano e questo saldo positivo si trasforma in carbonio, commerciabile sui mercati. Un progetto dalla visione globale che rappresenta il tentativo concreto di trasformare la sostenibilità ambientale in sostenibilità economica, offrendo ai contadini nuove entrate attraverso i mercati del carbonio.
La certificazione segue un audit indipendente condotto da Climate Standard con livello di assicurazione “ragionevole”, che ha verificato la piena conformità dei progetti di Olivami agli standard richiesti. Il primo progetto validato è Zona Colavecchi, a Carpignano Salentino (LE): 4,62 ettari di uliveto riforestato con 1.150 piante di varietà Favolosa, capaci di generare nel 2025/26 crediti di carbonio certificati.
Gli assorbimenti di CO2 sono stati calcolati secondo metodologia proprietaria TCR – Trusted Carbon Reduction, sviluppata da Carborea, società benefit spin-off tecnico-scientifico di Olivami. Lo standard, validato da RINA nel febbraio 2025, assicura criteri di misurabilità, verificabilità, tracciabilità e permanenza, grazie a: dati georeferenziati, contratti ventennali con gli agricoltori, tecnologia blockchain per la tracciabilità dei crediti. L’oliveto si riscopre dunque alleato strategico nella lotta al cambiamento climatico per la sua grande capacità di assorbire e immagazzinare anidride carbonica.
Si tratta di un traguardo storico per il Salento: aziende e organizzazioni possono compensare le proprie emissioni senza uscire dai confini nazionali, contribuendo concretamente alla rigenerazione ambientale, sociale ed economica di un territorio fragile ma ricco di valore umano e agricolo.
I crediti Olivami non sono semplici numeri: sono alberi che crescono, famiglie che restano, giovani che lavorano, agricoltori che tornano a credere nella loro terra. Una scelta concreta e trasparente per le aziende che vogliono investire nella transizione ecologica sostenendo un progetto italiano, verificato e ad alto impatto.
Siamo lieti, dice il Presidente Ezio Ascanio Petrelli, che la BCC di Terra d’Otranto sia la prima banca in Italia ad acquistare crediti certificati da 1000 ulivi contribuendo di fatto alla riforestazione del nostro territorio.
La BCC di Terra d’Otranto, gli fa eco il Direttore Generale Carmelo Mazzotta, in questo modo da un contributo “locale” al cammino verso la sostenibilità intrapreso dal Gruppo BCC Iccrea.
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