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La piena autonomia delle donne rappresenta un vantaggio per tutta la società e contribuisce ad accrescere il benessere generale, economico e sociale.
I divari di genere privano il Paese di importanti capacità e competenze. Promuovere equità nell’accesso al lavoro, garantire formazione e crescita professionale, favorire l’armonia tra la dimensione pubblica e privata delle persone contrasta le asimmetrie tra uomini e donne e rafforza l’inclusione.
Senza una possibilità concreta e stabile di un lavoro di qualità le donne sono private di un essenziale elemento di autodeterminazione oltre che di un importante strumento di contrasto alla violenza di genere. In altre parole, quando private della possibilità di lavorare le donne non possono dirsi libere. Ma senza un’equa ripartizione dei compiti di cura e senza la disponibilità di adeguati servizi, le donne rischiano di dover rinunciare al lavoro.
Per avere piena libertà e autonomia, però, il lavoro non basta. Bisogna aggiungere la possibilità di gestire in modo autonomo le proprie entrate e risorse. Per questo è importante accrescere le competenze e le conoscenze economiche e finanziarie delle donne anche al fine di rafforzare l’accesso a strumenti concreti. Primo fra tutti: il conto personale.
Per questa ragione, a sintesi del percorso di confronto sviluppatosi in questi mesi, Federcasse, in rappresentanza del Credito Cooperativo, ha siglato il 9 settembre, presso la sede del Corriere della Sera a Milano, l’Alleanza per “Una donna, un lavoro, un conto” insieme con ABI, Assolombarda, Confcommercio, Camera del Lavoro, i Sindacati confederali del territorio di Milano e l’Assessora allo Sviluppo economico e alle Politiche del Lavoro in rappresentanza del Comune del capoluogo lombardo.
Tra gli strumenti per promuovere la diffusione di conoscenza e consapevolezza, oltre alla brochure “Il mondo bancario per l’autonomia finanziaria ed economica delle donne. Promuovere conoscenze e competenze per la gestione autonoma del proprio denaro quale strumento di libertà e pari opportunità” che è stata trasmessa lo scorso 18 marzo 2025, è stato messo a punto anche un Decalogo del conto bancario.
Il Decalogo intende sensibilizzare in merito all’importanza di poter disporre un conto bancario personale dedicato alle donne. Precisando che il conto personale e il conto cointestato non sono alternativi, il Decalogo indica dieci buoni motivi per avere un conto personale:
• possibilità di monitorare in autonomia entrate e uscite;
• gestire il proprio denaro rispetto ai propri personali obiettivi e necessità;
• tenere traccia dei contributi a spese condivise;
• effettuare pagamenti e ricevere accrediti;
• trasferire denaro verso familiari e amici;
• pianificare spese e risparmi per il proprio futuro e in modo indipendente;
• accedere a ulteriori servizi bancari e finanziari;
• utilizzare i servizi di pagamento, a partire da quelli più essenziali attraverso il Conto di base;
• gestire con flessibilità la propria situazione finanziaria, cambiando, chiudendo e aprendo un nuovo conto;
• tenere in sicurezza il proprio denaro, custodendo con attenzione codici di accesso al servizio e a strumenti di pagamento collegati.
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